Si scrive “Parità di Genere” si legge Sostenibilità, Competitività, Compliance.
È questa la prospettiva con la quale Aitra, in un convegno tenuto lo scorso 20 marzo, ha dato voce a professionisti del mondo delle imprese e delle istituzioni sul tema sempre più caldo della certificazione della parità. Un argomento ormai fisso in molte agende e tavoli di lavoro, ma quasi mai pensato direttamente “legato alla sostenibilità e compliance integrata di cui sono dotate le aziende” per dirla con le parole di Giorgio Martellino, Presidente dell’Associazione Italiana Trasparenza e Anticorruzione e General Counsel di Avio, che ha aperto i lavori nello scenario suggestivo di Villa Lubin a Roma.
Un evento che ha voluto dare un imprimatur nuovo all’impostazione del tema: “la certificazione di genere oltre ad essere uno strumento utile per ridurre il gender gap nelle organizzazioni, per esprimere tutto il suo potenziale e funzionare davvero, deve collocarsi all’interno dello sviluppo strategico della sostenibilità e del sistema di compliance integrata” afferma Florinda Scicolone, Consigliera Direttivo AITRA, Giurista d’Impresa con esperienza ventennale nelle tematiche del gender balance aziendale che ha moderato i lavori.
Le linee guida della UNI/PDR 125:2022 prevedono per le aziende che vogliano intraprendere il percorso di certificazione la creazione di un sistema strategico programmatico a lungo termine della parità di genere, oltre la nomina di una figura responsabile e di un comitato nel quale dovrà farne parte anche l’AD. “Magari in una logica di normativa migliorabile potremmo sperare che il legislatore prevederà anche un modello organizzativo della parità di genere così come nel D.lgs 231/01” sottolinea Scicolone.
La normativa della certificazione ha, di fatto, gettato le basi per indirizzare la tematica di genere verso la trasformazione in una struttura organizzativa autonoma ma, su tutto, si conferma un vero e proprio grimaldello culturale. Si è di fronte ad un fenomeno che per essere veramente apprezzato e compreso in tutta la sua portata richiede un cambio di passo, un contesto e una visione più ampia che si prefigga l’obiettivo di portare la parità genere nell’alveo degli asset strategici per la competitività dell’impresa. “Lo sviluppo della parità di genere aziendale dentro la compliance integrata è quello che ci assicurerà che la parità diverrà un driver importante dello sviluppo dell’impresa” conclude Scicolone.[…]continua a leggere People in Compliance